Chirurgia
Apicectomia dentale
A volte dopo il trattamento della cura del canale radicolare, l’infenzione persiste e causa problemi. In questi casi è possibile eseguire l’apicectomia, ossia la rimozione chirurgica dell’apice infetto di una radice dentale. L’intervento viene effettuato con una piccola incisione nella gengiva. Una volta esposta l’apice della radice, si rimuove il tessuto infiammato ed infetto, così come la sola punta della radice.
Il tessuto molle viene ricucito con punti di sutura, la guarigione è molto breve e fra qualche mese si vedono i risultati sull’immagine radiografica, al posto dell’infenzione precedente si vede la formazione di un nuovo tessuto osseo.
Estrazione del dente del giudizio
I denti del giudizio o gli ottavi occupano l’ultima posizione nell’arco dentale e sono gli ultimi a crescere, solitamente dopo i venti anni di vita. Con il progresso dell’evoluzione la mascella si fa più piccola e conseguentemente si riduce il numero dei denti o alcuni di loro sono geneticamente modificati (spesso lo sono gli ottavi). Generalmente gli ottavi non hanno spazio sufficiente per svilupparsi, possono variare in forma, grandezza, numero di cuspidi e radici. Ciononostante un grande numero di persone ha ancora i denti del giudizio che gli creano problemi, i quali si risolvono tramite un intervento chirurgico levando il dente problematico.
Se loro spuntano sul proprio posto, la carie appare a causa della loro posizione nella mandibola poiché vi si accumula il cibo ed è più difficile tenerli puliti. Un tale dente è inaccessibile per curarlo ed è complicato trattare i canali della radice.
Se il dente del giudizio ha spazio sufficiente per la sua crescita, ma gli manca l’impulso per erompere, viene chiamato il dente retinato. Lui si trova dentro la mandibola ma non è spuntato e non lo vediamo in bocca. Se non genera problemi un tale dente non ha bisogno di essere estratto, ma i dentisti hanno opinioni diverse riguardo questo problema.
I denti del giudizio possono incontrare degli ostacoli alla loro eruzione, come ad esempio l’osso mascelare o mandibolare e il dente adiacente, a causa dei quali crescono nella direzione sbagliata. Si tratta di un dente del giudizio impattato o incluso. Può essere visibile anche se non è ancora del tutto fuoriuscito, e come tale, spesso provoca una serie di problemi molto sgradevoli. Il dolore può diffondersi all’articolazione mandibolare e all’orecchio. Tale dente del giudizio deve essere estratto.
A seconda della gravità della procedura, nei giorni successivi il paziente può avvertire un leggero dolore, gonfiore e anche difficoltà ad aprire la bocca. Si raccomanda il riposo e l’uso di analgesici. La procedura viene eseguita in anestesia locale, la ferita si cuce con il materiale di sutura per una guarigione più rapida ed i punti si rimuovono sette giorni dopo l’estrazione del dente.